martedì 11 agosto 2009

Tomino, il padre dei robot, vince un Pardo d'Oro

Dopo il Pardo d'oro al maestro Takahata, il Film Festival di Locarno premia ancora un vecchio grande dell'animazione Giapponese: Tomino Yoshiyuki.
Famoso in patria come "Tomino l'ammazzatutti", per la quantità di protagonisti uccisi nelle sue serie, questo regista classe 1941 ha iniziato alla Mushi Production di Tezuka Osamu (1963), per poi afferrare da solo il proprio successo con la serie "Gundam" (1979). Proprio in onore di tomino, in piazza Grande, è stato proiettato il film "Mobile Suit Gundam", primo di tre film editi fra il 1981 e il 1982, in cui vengono concentrati, con alcuni tagli e modifiche, i 43 episodi dell'omonima serie.
Vagamente datato, come sottolineato dallo stesso Tomino durante l'intervista per la consegna del premio, ma comunque molto interessante, il film di Gundam ha aperto una nuova idea nel concepire i cartoni di robot, dando al genere un taglio molto piu' umano. Come lo staff dello studio GAINAX ha sottolineato, "se facciamo certi anime la colpa è del signor Tomino". Vedendo oggi "Evangelion: 1.0 you are not alone"(rifacimento a film della famosa serie TV "Neon Genesis Evangelion"proprio dello studio GAINAX), alla luce di cio' che è stato detto nella tavola rotonda di domenica 9 (dove sia Tomino che lo staff della GAINAX erano presenti), ci si rende conto di quanto sia vero.
Il personaggio di Amuro, protagonista di Gundam, giovane ragazzo appassionato di ingegneria spaziale, si ritrova suo malgrado a dover difendere la nave spaziale "Cavallo Alato" nella sua migrazione dalla colonia spaziale "Side 7" alla Terra. Non avendo mai visto la guerra dal vero, Amuro è terrorizzato di dover pilotare il mecha (sinonimo di robot), soprattutto dopo le prime esperienze. Schiaffoni che ammazzerebbero un cavallo e ragazze che gli danno del codardo e si offrono di combattere al suo posto lo faranno tornare su suoi passi. La storia di Shinji Ikari, il protagonista di Evangelion, è assolutamente identica sotto questo aspetto, sebbene ancora piu' complessa e traumatica.
Questo premio sintetizza tutto questo, oltre naturalmente, al fatto che l'animazione giapponese guadagna punti dal punto di vista internazionale.

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