lunedì 10 agosto 2009

Osamu Tezuka: i corti del Manga no Kamisama


Nonostante la sala affollata, il mal di testa e il caldo, non c'è modo di trovare, anche solo poco interessanti, i lavori di Tezuka Osamu. Una rassegna di cortometraggi, di cui l'ultimo di meno di un minuto e comunque spassosissimo, dove l'analisi della società viene filtrata dall'umorismo di colui che, a ragione, viene considerato un genio o un dio. Questi brevi capolavori mantengono, a distanza di quarant'anni, una freschezza e un'attualità incredibili. Dalla guerra all'amore, dal mondo dello spettacolo al ruolo del pubblico/elettore, non c'è aspetto delle inclinazioni umane che non venga preso in esame.

Jumping, 1984.
Eccezionale viaggio di sei minuti di cui lo spettatore è protagonista, in quanto la presa della camera è in prima persona. Un viaggio incredibile perchè fatto a balzi, dalla campagna alla città, da un isola nel pacifico ad una guerra, lo spettatore saltella scoprendo piccoli istanti di vita, che sia una cavalletta, una donna che prende il sole nuda in balcone o un impiegato sdraiato sulle rotaie che aspetta il passaggio del treno, per Tezuka non fa differenza.

http://www.youtube.com/watch?v=f-9Cj_9CQMg


Broken Down Film, 1985.
Uno dei piu' conosciuti fra i suoi corti. Il pistolero solitario è alle prese con un problema nuovo, oltre alla solita fanciulla legata ai binari da salvare e del bruto che lo vuole far fuori, il nostro eroe deve affrontare.......l'usura della pellicola. Grumi di polvere si impigliano nelle zampe del cavallo e improvvise macchie di colore gli rovinano la scena del bacio, ma a volte questi difetti gli vengono in aiuto, improvvisi movimenti della pellicola disarmano il cattivo o gli permettono di strisciargli alle spalle non visto, facendo di una difficoltà un vantaggio, battendo l'antagonista e conquistando la bella.
Meta-film eccezionale.

http://www.youtube.com/watch?v=tWYCRquSUKY

Memory, 1964.
Un excursus dell'uomo (principalmente inteso come maschio) e la memoria. Partendo da quella nei confronti delle donne, che spesso si limita ad una radiografia dalle spalle in giu', a quella del primo colloquio di lavoro, dove il capo è ricordato come un'enorme scrivania parlante, fino alla memoria della guerra dove il fungo atomico si trasforma in un corpo sensuale di donna o in un bicchiere di birra.
La critica della nostra scarsa memoria dei fatti storici importanti raggiunge il climax alla fine, quando un gruppo di alieni, chiedendosi chi e come fossero gli umani, sono ora convinti che il cesso fosse il fulcro della nostra esistenza.

http://www.youtube.com/watch?v=EzutuBbEiiE

Story of a Certain Street Corner, 1962.
Forse il piu' bello della serie. Siccome dura 38' non sono riuscito a trovarlo in streaming, se riuscite a recuperarlo guardatelo assolutamente. La storia coinvolge: una bambina a cui cade il suo orsetto di peluche dalla finestra, una famiglia di topolini, un albero che vorrebbe lanciare i suoi semi in un posto in cui attecchiscano, un vecchio lampione, un insetto ed una serie di manifesti pubblicitari. Il rapporto fra tutti questi "personaggi" è reso piu' difficile dall'inizio di una guerra che complicherà le cose ma dalla quale comunque c'è possibilità di salvezza. La parte piu' bella è sicuramente quella dell'interazione fra i poster i quali, prima felici e spensierati, vengono ammutoliti dal severo manifesto di propaganda militarista del governo.
Anche se il periodo di produzione è quello del Vietnam, che comunque ha visto in Giappone un ampio coinvolgimento del movimento pacifista nipponico, l'ambientazione fa pensare di piu' alla seconda guerra mondiale.

Mermaid, 1964.
In un paese in cui l'immaginazione è stata bandita quale destino puo' essere riservato ad un sognatore? Con questo quesito si apre il corto che vede un ragazzo convinto che il pesce trovato in spiaggia sia in realtà una splendida sirena. Tra militari/poliziotti, che non possono tollerare questa "anomalia" di pensiero, e manicomi, al povero giovane viene negata la possibilità di ricordarsi della sirena (ricorda un po' Arancia Meccanica). Naturalmente, pero', la libertà di immaginarsi il mondo come meglio vogliamo ha sempre la meglio per il buon Osamushi.

http://www.youtube.com/watch?v=OdKQmCistpM


The Drop, 1965.
Questo corto di sociale ha ben poco. E' la classica storia del naufrago senza acqua su una zattera in mezzo al mare che, ormai disidratato, vede tre gocce di rugiada in cima alla vela. I tentativi dell'uomo diperato per bere quelle tre misere gocce lo porteranno sull'orlo della follia.

http://www.youtube.com/watch?v=5AouaCixVvw

Picture at an Exibition, 1966.
Questo corto contende il primato a "Story of a Certain Street Corner" e, come l'altro, non è propriamente un corto (dura 50'), quindi non l'ho trovato in streaming per linkarlo.
La storia di questo cartone è incredibile. Traendolo dall'omonima composizione pianistica di Modest Musorgskij, autore russo che nel 1874 mise in musica le emozione provate alla mostra del pittoreVictor Alexandrovich Hartmann, Tezuka fece l'esatto contrario: creo' una finta esposizione e, soffermandosi su alcuni quadri rappresentanti alcuni mestieri o mode, ne fece una caricatura in un corto.
Dal giornalista pieno di sè e piegato al potere, al pugile (sport di gran moda in quegli anni) suonato, al soldato e l'orrore della guerra, si delinea la caricatura del mondo moderno attraverso i suoi fantocci superficiali che tanto affascinano il pubblico. Publico che, nella "Conclusione Allegorica", sorregge l'arco che porta al paradiso dei famosi.

Push, 1987.
In un mondo arido, dove il soldato in jeep, di ritorno dalla guerra, puo' rimettere a nuovo tutto (dai vestiti all'automobile) c'è solo una cosa che non puo' essere sostituita: la terra.

http://www.youtube.com/watch?v=gasPSdQUYeA


Muramasa, 1987.
Un samurai errante trova, vicino ad un albero, un fantoccio di paglia con una bellissima spada conficcata nel petto. Affascinato dalla bella lama, decide di estrarre la katana e portarsela via. Come spesso succede nelle storie antiche, le cose belle hanno un alto prezzo, e come ci racconta Inoue Takehito nel suo "Vagabond" la via del bushi e la spirale di uccisioni possono portare alla follia.

http://www.youtube.com/watch?v=d0DdYMTfQm8


Self Portrait, 1988.
Dura meno di un minuto. La slot machine cerca di comporre un viso, alla fine è quello di Tezuka dalla cui bocca escono monete. Una sintesi estrema del regista che si vede come una macchina da soldi.

http://www.youtube.com/watch?v=G5r_ZypuKds