domenica 9 agosto 2009

Gurren Lagann: la GAINAX e il delirio di onnipotenza

Sabato 8 agosto, ore 21.00 sono stati proiettati, in sequenza uno dietro l'altro, Tengen Toppa Gurren Lagann: Childhood's End e The Lights in the Sky are Stars. Caratterizzati da un'animazione pulita e curatissima, come tutti i lavori dello studio GAINAX del resto....fondi permettendo, è uno spettac olo di proporzioni epiche, godibile in ogni suo fotogramma.

La storia è quella della serie tv, Gurren Lagann (che verrà trasmessa a partire dal 24 settembre, tutti i giovedi' su RAI 4): in un futuro lontano dove gli umani sono fuggiti sotto terra e non sanno nemmeno piu' dell'esistenza della superfice, Kamina e Simon, due scavatori di tunnel entrambi orfani, si trovano coinvolti in uno scontro tra la bella Yoko e un beastman, creature metà umane e metà animali, che popolano la superficie, in possesso di potenti robot (Gunman). Simon trovata, durante uno scavo, una piccola trivella, recupera anche un robottino. Scopre poi che il monile trovato è la chiave d'accensione per farlo partire.
Da qui iniziano le avventure di Simon, Kamina e Yoko che troveranno lungo la strada una folta schiera di alleati e nemici. Il primo film risulta decisamente piu' interessante e credibile (nel secondo la luna si stacca dall'orbita e si trasforma in un enorme robottone) in piu' il personaggio di Kamina da un ritmo unico alla storia.
Il tema principale di questo anime, come spesso accade nei prodotti dello studio GAINAX, è la fiducia in se stessi, fonte di energia principale dei mecha del cartone ma, in generale, dell'animazione e del fumetto giapponese. Come giustamente sottolineato anche dal maestro Takahata nel suo scmbio di idee con Ocelot. Nonostante non raggiunga la poesia e la complessità di Neon Genesis Evangelion (anime anche questo imperniato sul tema della risoluzione dell'individuo per superare le proprie paure) Tengen Toppa Gurren Lagann è un bellissimo lavoro e si vede, come ha sottolineato il trio della GAINAX (Imaishi, Akai, Otsuka) presente ad una tavola rotonda ieri mattina, che si tratta di un lavoro fatto da otaku per otaku (ma non solo).
Bella anche l'idea di rendere omaggio al capolavoro del 1968 "Ashita no Joe" (Rocky Joe nella penisola), alla morte di un personaggio.