giovedì 6 agosto 2009

L'avventura del principe Valiant....traduzione pessima!


Dopo Hakujaden è il Turno di "La grande avventura del principe Valiant". Qualche nostalgico penserà al cartone che passava su Italia1 molti anni fa, ma non è cosi', questo è un lungometraggio diretto da Takahata Isao agli inizi della sua carriera, nel 1968.

Come ha detto l'autore in persona, presente in sala durante la proiezione, il contesto storico in cui è stato fatto è di grande rilevanza nella visione del film.
La trama è classica. Il cattivo Grunwald, potentissimo ed assetato di potere, distrugge uno dopo l'altro interi villaggi. Horus, il protagonista, è l'unico sopravvissuto del suo e, dopo aver trovato la Spada del Sole, consegnatagli dal gigante di pietra Mog, si trova a dover superare una serie di prove che lo porteranno allo scontro finale con Grunwald.
Elemento interessante di questo cartone è il personaggio femminile, Hilda. Anche lei è l'unica sopravvissuta del suo villaggio, ma al contrario di Horus, lei si è alleata con Grunwald, il quale le ha regalato un medaglione che conferisce la vita eterna. La paura della morte che tormenta la ragazza è la leva che il demone Grunwald sfrutta per piegarla ai propri fini. Hilda viene infatti infiltrata nel villaggio dove Horus va a vivere cercando di farlo cacciare, cosa che in parte riesce grazie ad un capovillaggio invidioso ed un consigliere ambizioso.
Naturalmente, nella risoluzione degli eventi, Hilda rinuncerà alla vita eterna, per la quale tante vite umane sarebbero mietute.
Sicuramente un anime datato, ma comunque pieno di risvolti interessanti: dalla politica al tema della solitudine (grande nodo dell'animazione giapponese, lo troviamo persino nel modernissimo Paranoia Agent di Kon Satoshi). Soprattutto si possono vedere molti personagi che il duo Takahata-Miyazaki utilizzerà in futuro, da "Conan il ragazzo del futuro" a "Heidi".
Comunque una visione interessante.

Nessun commento:

Posta un commento